uomo che fa public speaking

3 trucchi su come muoversi sul palco

I miei clienti spesso mi chiedono: coach, come devo muovermi sul palco?

E trovo che questa sia una domanda più che legittima.

Il palcoscenico ha le sue regole e se non le si conoscono, il rischio è quello di essere divorati dalla scena.

E allora lascia che ti sveli 3 segreti d’attore raccolti in oltre 25 anni di professione.

Cosa s’intende per regole del palcoscenico?

Nella vita siamo abituati a muoverci con naturalezza. Se devi svolgere una qualsiasi azione ti rechi in un posto e la fai, con estrema semplicità. Il problema sorge quando sei sul palco o peggio davanti ad una telecamera. Se per gli estroversi questa sfida può risultare interessante, per gli introversi lo è molto meno.

Tuttavia, sulla base della mia esperienza, posso assicurarti che sia timidi che introversi possono imparare a fare public speaking e a muoversi sul palco con naturalezza.

Saper muoversi sul palco significa dominare la scena.

Ho sempre considerato il palcoscenico come un luogo a sé, separato dal mondo di tutti i giorni.

Sul palco il tempo scorre diversamente, a volte più velocemente e a volte più lentamente, va avanti e indietro, insomma lo stage offre possibilità che nella vita non si hanno.

Questo luogo speciale ha però le sue regole e se vuoi imparare a fare public speaking devi conoscerle.

Per regole, intendo come stare e come muoversi di fronte ad un pubblico durante le presentazioni.

Sono delle regole semplici e precise che renderanno i tuoi discorsi sempre più efficaci.

La terza regola sarà un suggerimento che potrai applicare a molti tuoi discorsi.

Andiamo a vedere di cosa si tratta.

Tre regole da speaker, per scoprire come muoversi sul palco

 

1 Radicamento

Non c’è cosa peggiore che il vedere una persona muoversi avanti e indietro senza senso su un palco. Questo denuncia scarsa professionalità e scarsa sicurezza in sé stessi.

La paura, l’ansia e la timidezza portano gli speaker a fare movimenti non giustificati e il risultato è che il discorso risulta poco chiaro.

Impara a stare fermo, come fossi uno sceriffo in un duello di un film di Sergio Leone. Avrai notato che quelli di Ted Talks utilizzano un tappeto rosso come indicatore di postazione per i vari oratori proprio per evitare che cominciano a passeggiare senza senso.

Devo dire che il team di Ted ha avuto un’idea geniale.

Concentrati sulla tua postura, sii aperto al pubblico, ma soprattutto “radicati”.

  • Porta l’attenzione ai tuoi piedi e ai punti di contatto con il suolo.
  • Ora immagina che da essi partano delle radici e che vadano in profondità, ancorandoti al terreno.
  • Dalla terra prenderai la tranquillità e la forza necessari per dare inizio al tuo discorso.

In questa sorta di “immobilità” il pubblico riconoscerà in te il tuo carisma.

Ricorda che lo scopo del parlare in pubblico è quello di persuadere il pubblico e non di limitarsi ad informarlo.

2  Recati da un punto A ad un punto B

Ora ti starai chiedendo: ma devo rimanere immobile, fermo per tutta la durata dello speech?

Non necessariamente. Il movimento (lo vedremo meglio nel prossimo punto) fa parte del discorso. Si tratta solo di agirlo nel momento giusto, seguendo un impulso chiaro e non lasciandolo al caso.

Te lo ripeto: sul palcoscenico non si passeggia. Se si decide di muoversi, lo si fa con determinazione e chiarezza, andando da un punto A ad un punto B.

“A to B” è un concetto fondamentale.

Quando sentirai l’impulso di muoverti, va da un punto A ad un punto B con decisione precisa. A è il punto di partenza, B è il punto d’arrivo. Scegli la traiettoria più breve e percorrila con il giusto ritmo (lento o veloce a seconda del caso).

Nella vita lo fai quotidianamente. Vuoi un esempio?

Quando esci di casa (punto A) e ti rechi all’ascensore (punto B) percorri in maniera decisa il percorso più breve. Non ci vai a zig zag, né tanto meno facendo piroette.

L’economia del movimento sul palco, di fronte ad un pubblico, richiede pratica.

3 PNF: Past, Now, Future

Quello che ti offro in questo punto è un possibile utilizzo strategico dello spazio scenico.

Immagina di avere tre punti sul palco:

  • Il primo punto sulla destra (dal punto di vista del pubblico) rappresenta il passato e qui parlerai di una tua esperienza passata, dell’inizio del tuo story telling
  • Il secondo punto indica il presente e si trova al centro della scena. Qui ci parlerai della tua situazione attuale, del tuo qui ed ora
  • L’ultimo punto rappresenta il futuro. Qui ci parlerai della continuazione del viaggio, dei tuoi obiettivi, dei tuoi sogni.

Come vedi questo è un modo creativo per utilizzare lo spazio e per fare in modo che sia un ulteriore elemento di dialogo tra speaker e audience.

Parlare in pubblico è un gioco

So che ti sto chiedendo di uscire dalla comfort-zone, ma impara a fare public speaking in maniera professionale serve soprattutto a questo: ad affermare la tua leadership.

Come comunica un leader? In modo diverso rispetto agli altri. Lo fa con self-confidence, con senso di responsabilità e in modo persuasivo.

Esercitati e vedrai che le tue conferenze avranno un altro effetto. Mostrerai di essere un professionista che sa essere a proprio agio quando fa public speaking.

 

PS

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