conflitto

Il conflitto è un’opportunità

Se ti dicessi che il conflitto è un’opportunità, mi crederesti?

Superiamo ogni scetticismo.

Sono in tanti ad essere allergici ai conflitti. Il solo nominarlo crea disagio e allarme.

E questo non è un caso.

 

Perché il conflitto ci spaventa?

Il conflitto è metaforicamente collocato nel campo semantico della guerra. Non a caso parliamo di scontro, di vincitori e di vinti. 

Come direbbe il linguista statunitense George Lakoff, questa cornice non aiuta di certo a vedere il conflitto come una pratica costruttiva

Infatti la maggior parte delle persone preferisce evitarlo.

 

Il conflitto attiva il nostro meccanismo di autoprotezione, il protocollo di attacco o fuga (flight or fight response) che ha la funzione di preservare la specie. Ne abbiamo parlato molto spesso nell’ambito del public speaking. Ripeto spesso che imparare a parlare in pubblico serve a superare i propri limiti.

 

Quando il conflitto è inevitabile?

Il punto è che evitare il conflitto con gli altri ti mette in conflitto con te stesso.

Succede che, a furia di evitarlo, ci arrivi impreparato e che al momento opportuno cominci a tremare, ad alzare i toni e a dire cose di cui poi potresti pentirti

Il risultato è che i sentimenti vengono feriti e le relazioni distrutte. 

 

Tutto ciò andrà a rafforzare in te l’idea che il conflitto è sempre negativo.

A questo punto non hai più di che stupirti, quando senti frasi del tipo “l’importante è evitare le conflittualità”.

Lascia, invece, che ti mostri un altro aspetto della situazione, che ti renderà chiaro perché il conflitto è un’opportunità.

 

Che cos’è il conflitto?

Il conflitto è una situazione di opposizione, frizione o divergenza tra due o più parti.

È un fenomeno comune e naturale nelle relazioni umane e può verificarsi a livello personale o lavorativo. Divido i due ambiti, ma non dimenticare che le sfere della nostra vita sono tutte interconnesse. Per questo un bravo life coach ha un approccio di tipo olistico, agendo su ogni ambito della vita del cliente.

 

Come nasce un conflitto?

I conflitti possono avere diverse origini e possono riguardare una varietà di questioni, come:

  • differenze di opinione
  • interessi contrastanti
  • scarsa comunicazione

Uno stile di dialogo aggressivo o passivo alla lunga tenderanno a generare delle incomprensioni. In questo caso, la comunicazione assertiva ci viene in aiuto.

Sto escludendo per sintesi e per pertinenza i confini che riguardano le nazioni e che scaturiscono da interessi territoriali. 

 

Le forme del conflitto

I conflitti possono manifestarsi in diverse forme:

  • verbali
  • scontri fisici
  • dispute legali

Tuttavia, non tutti i conflitti portano necessariamente a situazioni negative. In alcuni casi, i conflitti possono:

  • stimolare il cambiamento
  • favorire la crescita personale
  • portare a soluzioni innovative.

Tra poco ti sarà chiaro perché dico che il conflitto è opportunità.

 

Come affrontare un conflitto

Ci sono diversi modi per affrontare il conflitto. I più classici sono la negoziazione, la mediazione, l’arbitrato.

 

1. Negoziazione

La negoziazione è un processo in cui le parti coinvolte cercano di raggiungere un accordo attraverso la discussione diretta. Le parti hanno come obiettivo quello di trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe.

3.  Mediazione

La mediazione è un processo in cui un terzo neutrale, chiamato mediatore, assiste le parti coinvolte nel conflitto facilitando il raggiungimento di un accordo. È importante sottolineare che il mediatore non prende decisioni, ma fornisce un ambiente sicuro per la discussione e l’ascolto reciproco.

3.  Arbitrato

L’arbitrato è un processo in cui le parti coinvolte nel conflitto accettano di sottoporre la loro disputa a una terza parte neutrale, il quale emetterà una decisione vincolante per le parti. L’arbitro agisce come un giudice privato che,  a differenza del mediatore, prende una decisione finale. 

 

Conflitto di valori

Il conflitto spesso coinvolge i valori personali che sono stati violati in qualche modo.

I valori danno forma al nostro senso di identità, agendo come una bussola che guida il nostro comportamento.

Considerare valori e il punto di vista dell’altra parte offre grandi spiragli di risoluzione del conflitto.

 

Minaccia reale e minaccia percepita del conflitto

La realtà che ognuno vede altro non è che il frutto di una personale interpretazione.

Facciamo un esempio.

Se per il contadino una giornatata di pioggia può essere proficua, perché irriga i campi, per un vacanziere al mare non lo è affatto.

L’evento pioggia è comune alle due parti, ma l’interpretazione che ognuno ne dà è diametralmente opposta.

 

La chiave per risolvere i conflitti sta nell’identificare le minacce reali, piuttosto che quelle percepite, e successivamente trovare strategie per risolverle.

Le minacce reali sono quelle che compromettono una o più parti. Immaginate due soci che si confrontano sul fare o meno un investimento. L’impasse, di fronte a tale decisione, è il vero pericolo che può minare le fondamenta della società stessa.

Se hai, o punti ad avere, un ruolo di leader, ti ritroverai spesso in situazioni nelle quali prendere una decisione, spesso in breve tempo, è necessario.

Alleno spesso chi ha appena ricevuto una promozione sul lavoro a superare la sindrome dell’impostore e a comunicare come un vero leader.

 

Il conflitto è salutare

Il conflitto può essere addirittura molto salutare. Esso aumenta la consapevolezza dei problemi esistenti, li mette in luce e fornisce un motivo per trovare una strada migliore, se si sa conglierne l’occasione. I 4 passaggi che ti sto per evidenziare ti faranno finalmente vedere che il conflitto è un’opportunità. 

 

4 vantaggi di un conflitto gestito bene

Vediamo nello specifico 4 vantaggi che un conflitto, gestito bene, può procurare

 

1. Il conflitto permette di verbalizzare i bisogni

Il malinteso si cela nel non detto. La maggior parte delle persone non ottiene ciò che vuole, perché non lo comunica. Il conflitto offre finalmente l’opportunità di verbalizzare i nostri bisogni per soddisfarli.

 

2. Il conflitto insegna la flessibilità.

Il conflitto cambia le regole del gioco. Se siamo in conflitto, non solo gli altri si adegueranno a noi e alle nostre prospettive, ma anche noi ci adegueremo agli altri e alle loro prospettive.

 

3. Il conflitto porta a soluzioni.

Quando le strutture o gli accordi in vigore non funzionano più, è necessario mettere in campo qualcosa di nuovo. Il cambiamento è difficile, ma non impossibile. L’ignoto spaventa tutti e molti non amano rinunciare alla comodità per allargare la zona di conforto. Il punto è che il miglioramento e la crescita personale è proprio al di fuori della comfort-zone.

Ciò che funzionava oggi, domani sarà obsoleto. I pionieri sono caratterialmente eccitati dai cambiamenti, ma i conservatori tenderanno ad aggrapparsi al vecchio. In questo caso il conflitto è inevitabile.

 

4. Il conflitto ti permette di differenziarti.

Le differenze sono ricchezza, complessità. Possiamo imparare molto su chi siamo attraverso le differenze che abbiamo con le altre persone.

Questo si chiama differenziazione. La differenziazione è la nostra capacità di dire la nostra verità e la nostra prospettiva nel modo più chiaro possibile, pur rimanendo impegnati con chi la pensa diversamente da noi. Il conflitto è il momento giusto per mettere in evidenza le differenze e per inglobarle in un sistema più orgnanico.

 

Ora puoi dirlo: il conflitto è un’opportunità

Ora sai che quando si parlerà di conflitto, si starà parlando anche di opportunità, di crescita, di innovazione e di una nuova via per creare relazioni fruttuose.

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